sabato 28 novembre 2015

Depressione post partum

“La prevenzione può scaturire solo dall'ascolto delle parole di ogni madre. Occorre tempo e pazienza per raccogliere, analizzare, comprendere il loro vissuto” (Marinopoulos, 2006)

Negli ultimi anni un tabù profondamente radicato nella nostra cultura, sta finalmente perdendo il suo status e lentamente le donne in primis e la società si stanno rendendo conto che la gravidanza rappresenta un momento della vita della donna che può portare sofferenza.
Sofferenza spesso celata a causa della persistenza della visione idilliaca-ideale della maternità, con tutto ciò che ne consegue.
La depressione post partum rappresenta ormai una condizione che se non trattata, può portare a gravi conseguenze, tra le quali la mancanza di una adeguata relazione con il bambino.
Come puoi capire se stai vivendo una condizione di depressione post partum?
Se il tuo umore è depresso, se hai perso la capacità di provare piacere, hai avuto modificazioni del peso e/o dell’appetito, alterazione del sonno (dormi troppo o troppo poco), ti senti stanca o ti mancano le energie, tendi all'isolamento, sperimenti sentimenti di colpa e di inutilità, bassa autostima sopratutto nei riguardi del tuo ruolo di madre, provi ansia,  ti capita di avere pensieri ricorrenti di morte e/o progettualità di suicidio...
La depressione p.p. si esprime con sentimenti di incapacità di prendersi cura del bambino, di paura ed insicurezza, di inadeguatezza rispetto al nuovo ruolo di madre, sentimenti di colpa e autoaccusa, mancanza di speranza nel futuro.  Accanto a questo,s i possono sperimentare pensieri o immagini intrusive ed ossessive rispetto alla paura di fare del male al bambino.
Sentimenti di colpa o di vergogna possono inoltre portarti a non esprimere queste difficoltà né con la famiglia né con i professionisti . 
Se stai vivendo questo momento, sappi che non sei sola. In rete esistono gruppi di ascolto e di auto-aiuto. Se queste soluzioni non ti si addicono, puoi contattarmi.

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